Spremi…le meningi?

Ti è mai capitato di conoscere una persona e starci bene per qualche ora o magari per qualche giorno e poi capire che la prima impressione positiva non rispettava le aspettative che ti avevi in mente?

Confusione mentale

Magari è brutto ammetterlo, però le persone sono un po’ come le arance, c’è sempre una bella buccia invitante, dal colore e dall’aroma interessante, però appena le si assaggia ci si accorge che sono amare.

In effetti è la normalità, ognuno di noi mette in mostra i lati migliori, le sfumature che si intonano meglio nel contesto e nella situazione in cui si trovano: il bisogno di comunità è stato studiato e introdotto da qualche decennio da Maslow, e pochi di sono riescono a sfuggire dalla sua piramide dei bisogni.

Il punto però non è esattamente questo, ma ciò che è contenuto all’interno di quella parte di buccia appariscente ma amara, ed è il succo dell’arancia. Perché ancora una volta ci rispecchiamo in elementi che appartengono alla natura più di quanto noi crediamo.

Quando spremi un arancia ottieni esattamente ciò che c’è all’interno di essa: se è maturata al sole a contatto con un ambiente propositivo e pulito otterremo un succo fresco e dolce, pieno di vitamine e composti nutrienti che soddisfano i nostri bisogni; se l’arancia è cresciuta in un ambiente sporco, inquinato e negativo è logico che il succo che ne trarremmo sarà contaminato, e insieme al gusto poco piacevole, porterà all’interno del nostro corpo sostanze negative.

…la persona funziona esattamente allo stesso modo…

Ogni giorno assorbiamo tantissimo dall’esterno, e ogni giorno ci spremiamo per riportare in equilibrio ciò che abbiamo preso con ciò che abbiamo da dare.

Ricapitolando: la buccia attraente nasconde la composizione amara, che a sua volta protegge la bontà del succo da ospiti indesiderati, ed è normale che sia così. Però quando la composizione amara nasconde un succo stantio e andato a male…chi sarà felice di aver preso qualcosa da questa persona?

Ed ecco che comincia la spirale negativa con cui io incolpo l’arancia, ed essa incolpa l’ambiente circostante, ed esso incolpa cause esterne non imputabili a lui. Come al solito non è colpa di nessuno, tutti pagano un caro prezzo ma soprattutto l’arancia viene scartata e non ammette la sua colpa finché un giorno non capisce che, a differenza degli aranci, le persone non hanno le radici, per cui possono scegliere di cambiare gli ambienti negativi in cui vivono, avendo così la possibilità di migliorare le condizioni del proprio succo e avendo così l’opportunità di dare agli altri qualcosa di veramente positivo.

Arancia

Noi tutti siamo arance, e il nostro fine è quello di venir spremuti per lasciare qualcosa di buono a chi ci sta attorno.

Punta ad essere attraente nelle apparenze, susciterai maggior fiducia, non farti problemi se non piaci a tutti, è normale, e quando qualcuno avrà deciso di bere del tuo succo, di assorbire dalla tua esperienza, fa sì di dare il meglio di te e che ne valga la pena.

Noi siamo qui soprattutto per migliorare il prossimo.

Non è utopia…è la realtà che non vogliamo riconoscere, prima ci riusciamo prima la nostra vita avrà una direzione migliore e un obiettivo entusiasmante.

Alex Sebastianutti

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