Sapete quali sono le persone peggiori? Sono quelle che parlano di ciò che vogliono ottenere, di ciò che sperano di ottenere e soprattutto di ciò che hanno le aspettative di ottenere.
Sul serio.
Nessuno è più marcio e corroborante di colui che ti infonde aspettative mai raggiunte, di chi ti promette un paradiso che è in grado di immaginare ma non ha mai vissuto, di quella persona che capisce il tuo sogno e ti vuole dimostrare che tutto ciò che hai sognato è possibile.
Sul serio.
Queste persone sono coloro che spesso non sono arrivate da nessuna parte, molto volentieri hanno provato ad essere l’immagine riflessa delle loro speranze e siccome hanno visto un riflesso credono che ciò che hanno visto sia stato vero.
Sul serio.
Io ho incontrato molte persone che condividevano questa attitudine, direi questa potenzialità, e mi sono accorto che il mondo non va avanti senza queste persone, abbiamo bisogno di questa categoria ora più che in qualsiasi altro tempo passato, e anche se non ce ne rendiamo conto, non abbiamo scelta nella vita: o facciamo parte di questa categoria, i motivatori, oppure siamo parte della categoria di quelli che vengono motivati.
Geni e talenti a parte, la media delle persone viene motivata da un sogno ricevuto da un’altra persona, che con le sue parole o le sue azioni vuole farci credere che sia possibile arrivare anche oltre a dove è arrivata lei. E grazie a questa visione ispiratrice i popoli si muovo, le emozioni gorgogliano come risate di bambini e gli obiettivi vengono raggiunti e superati di volta in volta.
Difficile credere alle mie parole, ma guardate l’immenso mondo dello sport: i più bravi allenatori di sempre non sono stati super giocatori dagli innumerevoli successi, anzi la maggior parte di loro hanno avuto delle brevi carriere fermate da infortuni o casi d’emergenza che li hanno costretti a ripiegare verso indirizzi diversi.
In pratica hanno ottenuto l’esperienza sufficiente per consigliare o guidare, ma hanno creato e mantenuto una fonte di motivazione che arde dentro i loro corpi, dentro le loro parole. Ciò che ha più valore deve essere ancora raggiunto, per cui si sentono in debito con sé stessi e per risolvere la situazione hanno il bisogno di riflettere i loro sogni e i loro obiettivi addosso a qualcun altro.
Questo è l’unico “segreto” dei motivatori che fanno successo, spesso non se ne parla perché di certo non sembra un lato positivo da mostrare, ma è un punto molto importante per capire un concetto sottovalutato:
Ci sono obiettivi che raggiungi attraverso un’altra persona.
Forse Buffon non ha ancora vinto tutto quello che poteva vincere, ma in futuro può motivare e guidare alla vittoria molte squadre attraverso la sua fame di raggiungere questo obiettivo e la sua grande esperienza in campo.
E potrebbe essere così per tutti noi, perché il sistema ci fa vedere il successo abbinato sempre all’individualità della persona singola, per cui lei/lui ce l’ha fatta e tu non sei nessuno, ma non è così, è vero che nella vita reale solo uno su un milione ce la fa, e questo trend non è casuale, perché quel uno è stato supportato da centinaia di esempi, centinaia di persone che lo hanno guidato e indirizzato verso quel risultato! Quindi, spegnendo la luce dei riflettori e mettendo da parte le apparenze scintillanti del successo del singolo, dobbiamo ammettere che quel successo è di centinaia se non migliaia di persone.
Nulla nasce dal nulla e nessuno può crescere senza un esempio (negativo o positivo) da seguire; nessuna abilità, potenzialità o talento è casuale, per cui se hai la sensazione di non essere arrivato da nessuna parte, forse è perché hai aiutato molti ad arrivare ai loro obiettivi, e questo è un motivo di gioia maggiore che l’auto compiacimento dei propri successi.
Perché poi, a fare del bene, non torna il male, quindi c’è una altissima probabilità che la motivazione che tu hai dato ti torni indietro e ti faccia arrivare in alto, magari non per la strada che avevi pianificato, ma con lo stesso obiettivo tra le mani.
Non smettere mai di migliorare gli altri perché così facendo migliori anche te
Questo è il mio mantra da molto tempo, e in molti anni non mi sono mai pentito di averlo messo in pratica. In più è il mantra del mio nuovo libro, pensato apposta per l’estate e per te, che durante le tue vacanza avrai la possibilità di aprire la tua mente a nuove esperienze e nuove idee.
Perché come ha scritto il grande Einstein:
la mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente

Buona Lettura e Buone Vacanze!
Alex Sebastianutti