Ti capita di avere delle intere giornate senza stimoli?
Giorni in cui non sai di cosa parlare?
O che proprio hai voglia di stare in silenzio, immerso nei tuoi pensieri?
A me da un po’ di tempo capita lo stesso, con il problema di avere qualche centinaia di lettori che si aspettano di trovare una buona ispirazione tutte le settimane.
Forzando le cose non si ottiene sempre il risultato sperato, ma ho bisogno che mi venga in mente qualcosa di cui scrivere anche questa settimana e per cui mi sono chiesto:
Perché non racconto la mia storia?
Perché forse non interessa a nessuno mi sono risposto.
Questa è una grave perdita che vedo aumentare man mano che il tempo scorre: a nessuno gliene frega nulla delle storie altrui. Non ci importa da dove vengono, quali difficoltà hanno incontrato, quante esperienze hanno raccolto e in quale modo tutto questo potrebbe impattare con la nostra vita.
Un tempo le storie erano molto importanti, divenivano una chiara descrizione della persona, dei suoi pregi e dei suoi difetti e cosa più importante delle sue attitudini. Proprio ieri leggevo uno studio che prova che ragazzin* che si occupano delle faccende domestiche fin da piccol* hanno un’importante spinta nel futuro, perché modificano la propria attitudine e il modo di interagire con gli impegni e con gli obiettivi. Un po’ come dire che se la pianta ha radici buone ha anche una buona possibilità di crescere bene, e non mi serve uno studio per crederci.
Quando ho cominciato a vedere un po’ più in là del mio naso, qualche anno fa, ho subito imparato l’importanza della storia delle persone di cui mi circondo, ho imparato ad ascoltarle (senza giudicarle) e nella maggior parte dei casi ho imparato molto dalle loro esperienze senza averle vissute in prima persona. In primis ho voluto sapere le loro storie per capire che tipo di attitudine avevano verso la vita, se nelle loro azioni c’era amore, passione, interesse, perseveranza, stimoli positivi o se invece come bravi criceti giravano nella loro ruota dei problemi senza vederne mai l’uscita.
Sapete, è importante capire questo, perché se vi circondate di persone criceto, prima o poi, ti convinceranno che anche tu devi correre nella tua ruota e questo non è bene per te e non è bene per loro.
Io ho cercato di farmi coinvolgere da storie di persone umili e persistenti, che agivano con amore e con rispetto in modo da carpire queste facoltà e con il tempo assimilarle nel profondo per poterle poi restituire agli altri che mi avrebbero circondato.
Ci sono riuscito?
…beh se anche oggi ho trovato qualcosa di cui scriverti direi di si…
E a te, non piacerebbe raccontare la tua storia? Condividere le tue esperienze per far crescere gli altri? Mostrare le tue attitudini e rafforzare le tue potenzialità? Non ti piacerebbe far parte di una comunità di persone con un attitudine positiva alla vita e al regalo che stiamo usando tutti i giorni?
Nel caso la risposta sia no… continua a leggere i miei articoli che ti potrebbero far bene; nel caso in cui la risposta sia sì puoi scrivermi nella sezione contatti e possiamo fare una chiaccherata (se abiti distante c’è anche Skype) e scambiare opinioni ed esperienze creando un primo ponte comunicativo per capire le nostre potenzialità.
Ricorda il primo principio della sinergia:
1+1=3
Insieme siamo più forti, più efficienti e più efficaci!
Alex Sebastianutti