Scrivere un articolo che inizia con: l’unione fa la forza, sembra un tema di terza elementare. Anche perché spesso e volentieri non è così vero come ce lo hanno sempre raccontato.
“guarda le formiche” mi dicevano,
“sono piccolissime, ma tutte assieme hanno una forza micidiale” e venivano in mente ricordi lontani, di quel cartone animato intitolato “Z la formica”.
In effetti se si trattasse di lotta alla sopravvivenza, l’unione e la sinergia potrebbero essere due fattori decisivi, però non possiamo vivere una vita all’insegna della lotta alla sopravvivenza. C’è molto di più lì fuori.
E per cui il concetto decade, l’unione casuale di persone spesso porta a problemi difficili da risolvere, ognuno di noi ha interessi, talenti, passioni, modi di agire e di comunicare diversi, che spesso non si incastrano con quelli degli altri.
In tutto questo marasma c’è una soluzione, anzi 6 soluzioni, 6 tipi di persone che, inserite in qualsiasi team, lo fanno lavorare meglio.
Andiamo a scoprire chi sono!
1. La persona: puoi essere di più.
Ossia quella persona che si sprona a sapere di più, affrontare nuove sfide, ti motiva con il suo esempio e ti spinge nella corsa della vita in modo positivo e propositivo. Attenzione però ai dettagli, “puoi ESSERE di più” è diverso da “poter DARE/FARE di più”. La persona “puoi essere di più” non te lo dirà mai in faccia ma lo metterà in pratica attraverso sé stesso e la coerenza delle sue azioni.
2. La persona: fedele
Una persona che si incontra “per caso” nel cammino e ha la capacità di ascoltare e mantenere per sé. Qui si parla proprio di ascolto attivo, di “conversazione monodirezionale”, di assenza di giudizio. Queste persone sono spesso usate come bidoni della spazzatura mentale, gli vengono gettate in faccia quintali di parole per il semplice gusto di parlare. Ma sono importanti per questo: quando parli e ti esprimi, quando tiri fuori i tuoi pensieri e li trasformi in parole ti auto ascolti, realizzi cose che prima erano annebbiate e nascoste.
La persona fedele è una figura molto ricercata, tanto che è diventata una professione (life coaching), averla nel proprio team crea un ambiente migliore.
3. La persona: mentore
La figura del mentore viene spesso ricavata da esempi anglosassoni, ma io credo che la loro sia un po’ un estremizzazione del concetto. Il vero mentore è una persona semplicemente dotata di esperienza e conoscenza, ma non serve cercare Daniel Kahneman (premio Nobel per l’economia) o John Nash (altro premio Nobel per l’economia) come mentore del proprio team.
Anzi, la figura del mentore dovrebbe essere sufficientemente vicina da poter dare uno sguardo ai nostri risultati e noi dovremmo essere abbastanza prossimi a lui/lei in modo da non perderci quei dettagli importanti che lo rendono mentore.
4. La persona: energy!
La fonte fisica della motivazione, l’instancabile, colui che non si ferma mai e ha addirittura energie da dare agli altri.
Fa bene nel team perché è di certo un buon esempio e una buona fonte di motivazione per tutti gli altri, soprattutto per coloro che non riescono a mantenere i suoi limiti.
Unico neo, la persona energy non potrà mai guidare gruppi da solo perché potrebbe richiedere troppo dalle persone che gli stanno vicino.
5. La persona: folle
La persona con cui potresti partire domani per una destinazione a caso. Questo tipo di figura aiuta a sdoganare limiti e vincoli del team, spesso è molto creativa e ben disposta a mettersi in gioco, anche nelle richieste più strane, nei progetti più ardui e avventurosi. E di solito è anche le persona che, nella sua “pazzia”, ha un esperienza molto vasta e un giudizio molto attento che permette al team di percorrere tracciati mai battuti prima ma rispettando i paletti del compromesso.
6. La persona: migliore amico
Insomma tutti ne abbiamo uno/a e non serve che ti spieghi il perché 🙂
Un team composto da queste persone (tu puoi esserci dentro oppure essere il leader) andrà molto lontano, creerà sinergie e la sua unione fa veramente la forza, ma non quella delle formiche con il mero risultato della sopravvivenza, una forza che eleva il team e ogni singolo componente al di sopra delle proprie aspettative.
Questo è un altro dei 200 consigli contenuti nel mio libro, e se sei sveglio/a avrai già capito che ci vorranno più di sei mesi per riceverli tutti attraverso i miei articoli (se non te ne perdi qualcuno per strada) per cui puoi far arrivare direttamente il libro a casa tua e cominciare questo viaggio insieme a lui, seduto/a comodamente sulla tua poltrona.
Buona lettura e non dimenticarti di condividere questo articolo con i tuoi amici e i membri del tuo team!
A domani in cui parleremo delle 6 tecniche principali per influenzare sé stessi e le persone che ci stanno attorno!
Alex Sebastianutti
La bussola per arrivare dove vuoi tu
6 la media delle 5 persone che più frequenti… 😉
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Pensiamo allora a quanto sono importanti le persone del nostro team!
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Esatto!
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…anche se non sono le uniche che frequentiamo…
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